Il potere curativo della musica
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Ildegarda di Bingen -Armonia delle Rivelazioni Celesti - Musiche di: Rino Capitanata
Musiche ispirate alla vita di Ildegarda di Bingen utilizzate per il documentario dedicato alla santa.
La musica, secondo Ildegarda, ricrea sulla terra l’armonia perduta e prefigura quella della fine dei tempi.
La musica, è una delle arti liberali perché “liberava l’anima dai vincoli stretti del corpo” e appartiene al gruppo delle scienze matematiche come l’astronomia e la geometria.
L’anima umana è sinfonica, e ogni sinfonia di voci e strumenti sulla terra, che sia diretta verso il cielo, è un modo per reintegrarsi, per ridare nuovamente vita alla perduta condizione paradisiaca dell’uomo.
Attraverso le forze curative della musica molti disturbi possono scomparire.
In questo lavoro le musiche di Rino Capitanata ispirate a Ildegarda di Bingen creano un'ora di profonda pace e armonia in noi e nei luoghi dove queste musiche vengono diffuse, rispettando quello che lei stessa descrive come "symphonia harmoniae caelestium revelationem", ovvero la realizzazione musicale dell'armonia del cielo.
Titoli dei brani: Ildegarda di Bingen - Vision
01 Adoration
02 Halleluja
03 Close Encounter with the God's Light
04 Magnificat
05 Angeli
06 Benedictio
07 Arcangeli
08 Orazione nell'Orto
09 Ubi Amor
10 Serafini
11 Fields of Paradise
12 Allegoria alla fede
La musica libera l’anima dai vincoli del corpo e ricrea l’armonia perduta
Intervista a Rino Capitanata
La colonna sonora Vision – Armonia delle Rivelazioni Celesti, è un lavoro di Rino Capitanata dedicato a Ildegarda di Bingen.
Ildegarda era una monaca, badessa del monastero di Rupertsberg, ed è stata una delle figure femminili più eminenti del secolo XII. Mistica e visionaria, profetessa e naturalista, ha lasciato un patrimonio considerevole di scritti tra i quali una raccolta di un’ottantina di liriche, conosciute col nome di Symphonia harmoniae caelestium revelationum.
Il rapporto di Ildegarda con la musica
- Chiedo a Rino Capitanata di parlarci del progetto dedicato a Ildegarda di Bingen.
- Rino Capitanata. In tutte le sue opere sia quelle profetiche che quelle naturalistiche, Ildegarda parla dell’importanza della musica per salute. Sosteneva che non si può raggiungere e conservare uno stato di salute se non attraverso l’armonia, che significava per lei essere fedeli al proprio progetto di vita unico e autentico. Tutti i disturbi fisici dipendono proprio dalla perdita di armonia con se stessi e con l’ambiente esterno.
La musica, che secondo Ildegarda ricrea l’armonia perduta e prefigura quella della fine dei tempi, è una delle arti liberali perché “liberava l’anima dai vincoli stretti del corpo” e appartiene al gruppo delle scienze matematiche come l’astronomia e la geometria.
- Domanda: Ildegarda sosteneva che la nostra anima è sinfonica, cosa ne pensa?
- R. Lei sosteneva che l’anima è sinfonica e il punto d’arrivo è Dio. La musica rappresenta concretamente questo percorso ed ha un effetto terapeutico in questo senso, Del resto, è comprovato che la musica ha potere curativo ed è ormai ampiamente usata nella cura di molte patologie.
Per Ildegarda la musica sacra non è un apporto al rilassamento o a potenziali capacità di lenire sofferenze e malanni, ma rappresenta una vera e propria scala verso il Cielo, verso l’unico approdo del nostro pellegrinaggio sulla Terra, il luogo in cui risuona l’autentica armonia che ci restituisce a noi stessi.
Nessun altro compositore medievale ha catturato gli interessi del pubblico popolare, degli studiosi e dei fedeli come Ildegarda di Bingen. È di gran lunga la più famosa compositrice di canti liturgici e opere morali che hanno trovato oggi un posto felice nei repertori sia delle congregazioni religiose che degli artisti classici fino ai giorni nostri. Senza essere stata istruita da nessuno – poiché non aveva mai studiato musica o alcun canto -compose e cantava canti con melodie, a lode di Dio e suoi santi.
- D. Perché la musica per Ildegarda ha avuto un ruolo fondamentale?
- R. Per far conoscere il messaggio inviatole da Dio, insieme alle parole dei suoi scritti, delle sue predicazioni e alle vivide immagini delle sue visioni, Ildegarda utilizza la musica.
La considera strumento sublime poiché parla direttamente all’anima dell’uomo, risvegliando la componente divina che è in lui, in quanto lo rimanda al ricordo dell’armonia primordiale.
Ildegarda percepiva il mondo circostante, il mondo visibile e quello invisibile, il mondo naturale e quello soprannaturale, come realtà continuamente attraversate dai più svariati suoni musicali.
Tutto per lei risuona e ogni cosa, ogni essere ha un suo suono proprio che armonicamente si inserisce nella grande sinfonia della creazione e della salvezza.
- D. Cosa ne pensa della lingua ignota che utilizzava nei suoi canti?
- R. Lei fu l’autrice di una delle prime lingue artificiali di cui si abbiano notizie, la Lingua Ignota (“sconosciuta”), da lei utilizzata probabilmente per fini mistici.
Nel XIX secolo alcuni credevano che Ildegarda avesse ideato il suo linguaggio per proporre una lingua universale che unisse tutti gli uomini.
Più probabile è che la Lingua Ignota fosse un linguaggio segreto simile alla sua musica di cui lei ebbe conoscenza per ispirazione divina. Certo è che può essere considerata una delle più antiche lingue artificiali oggi conosciute.
- D. Ritorniamo al suo progetto musicale Vision. Come nasce?
- R. È stato realizzato per la colonna sonora di un documentario sulla Santa di prossima uscita. Ho scelto musiche ispirate alle sue composizioni destrutturate a volte infinite e ispirate che diffondessero, una profonda pace e armonia in noi e nei luoghi dove queste musiche vengono diffuse, rispettando quello che lei stessa descrive come symphonia harmoniae caelestium revelationem, ovvero la realizzazione musicale dell’armonia del cielo.
Ildegarda di Bingen “Armonia delle Rivelazioni Celesti” – Musiche di Rino Capitanata